La Federazione dei Movimenti per la Vita
Il Movimento per la Vita Lodigiano non opera da solo. Collabora con vari organismi di cui è socio per meglio realizzare le finalità per cui è nato: promuovere la cultura della vita.

Il Movimento per la Vita Italiano (MpVI) è nato nel 1975 per contrastare il fenomeno dell'aborto, a quel tempo ancora illegale, e per promuovere la cultura della vita. Come si legge sul suo sito il MpVI:
si propone di promuovere e di difendere il diritto alla vita e la dignità di ogni uomo, dal concepimento alla morte naturale, favorendo una cultura dell’accoglienza nei confronti dei più deboli ed indifesi e, prima di tutti, il bambino concepito e non ancora nato.

E` una federazione di vari enti che collaborano alle stesse finalità nei diversi ambiti:

  • I Centri di Aiuto alla Vita locali (CAV), oltre 342 (nel 2017) tra cui ci sono i nostri 3 CAV di  Lodi, Codogno e Casalpusterlengo. Con la loro attività di sostegno alle mamme riescono a far nascere migliaia di bambini: oltre 7.271 bambini (nel 2018)
  • I Movimenti per la Vita locali, tra cui noi del Movimento per la Vita Lodigiano
  • Le Federazioni regionali, tra cui quella della nostra regione FederVitaLombardia
  • Le case di prima e seconda accoglienza 64 (nel 2018) per donne in gravidanza o con bambini.
  • La Fondazione Vita Nova, costituita nel 1985, la cui attività preminente è il Progetto Gemma.

Il Movimento per la Vita è articolato anche in un'Area Politica (che affronta i temi legali: promozione e discussione di leggi e referendum) e in un Comitato Scientifico (che ricerca e produce il materiale didattico e divulgativo, scientifico e giuridico). Annualmente vengono presentate varie relazioni tra cui il dossier sull'attività e un commento alla relazione ministeriale sulla legge 194/78.


Il MpVI gestisce anche il servizio S.O.S. Vita, il numero verde 800 - 813 - 000 gratuito , attivo 24 ore su 24 e riservato a quelle donne che hanno una gravidanza inattesa o difficile:

  • sono state lasciate sole dal loro partner
  • sono spinte ad abortire da famigliari o amici
  • hanno perso il lavoro a causa della gravidanza

Un gruppo di persone esperte del Movimento per la Vita ascolta e fornisce soluzioni concrete indirizzando la donna al più vicino degli oltre 342 (nel 2017) Centri di Aiuto alla Vita in tutta Italia. Questo servizio è gestito privatamente e assiste indipendentemente donne italiane o straniere anche irregolari.

Le Culle per la Vita sono una iniziativa del Movimento per la Vita Italiano nata nel 1993 per limitare i casi di neonati abbandonati nei cassonetti o per strada con gli effetti, spesso tragici che tale azione comporta.
Una culla vista dall'esterno
La madre che non può o non vuole occuparsi del bambino ha la possibilità di collocarlo senza farsi riconoscere in una culla posta in una stanza attigua alla strada e protetta da una porta automatica e da un sistema di allarme. Non appena la porta si richiude le persone incaricate vengono allertate del fatto che un nuovo bambino è stato deposto nella culla. L'elenco delle culle, circa 50 in tutta Italia, si trova in questo sito e le più vicine a Lodi sono le seguenti:
  • Piacenza, al Centro Manfredini in via Giuseppe Beati 56a
  • Melegnano, presso l'ospedale Vizzolo Predabissi
  • Crema, presso l'Istituto Buon Pastore, via Carlo Urbino angolo vicolo Giulia Colbert
  • Milano, presso la clinica Mangiagalli

La culla per la Vita presso la clinica Mangiagalli a Milano
Secondo la Legge Italiana(*) è possibile partorire in ospedale senza indicare il proprio nome lasciando il bambino in gestione al reparto che provvederà ad avviarlo all'adozione. Non ci sono sanzioni di alcun genere per chi lascia il bambino in ospedale. Ma vi sono casi in cui una donna considera ugualmente pericoloso per sé recarsi in un ospedale pubblico, essere vista, dover giustificare la propria assenza ad altri ecc. In questi casi, se il bambino è già nato, può ricorrere alle Culle. Anche chi mette il bambino in una delle Culle per la Vita non corre alcun rischio di sanzioni per la legge italiana.
Non bisogna vergognarsi a lasciare in mani sicure il proprio bambino se si è nella disperazione. Una mamma in queste condizioni è doppiamente mamma: fa nascere il suo bambino e poi gli dà una possibilità per una vita migliore. In questa pagina trovate una testimonianza di una bambina salvata in questo modo e diventata adulta.

Il Movimento per la Vita Lodigiano, come anche altre organizzazioni pro-life, è pure socio del Centro Servizi per il Volontariato di Cremona-Lodi-Mantova-Pavia e collabora con esso per tutto quanto è compatibile con la propria mission.

(*)DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 3 Novembre 2000 n. 396 Art. 30 (Dichiarazione di nascita), comma 1: La dichiarazione di nascita è resa da uno dei genitori, da un procuratore speciale, ovvero dal medico o dalla ostetrica o da altra persona che ha assistito al parto, rispettando l'eventuale volontà della madre di non essere nominata.
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